Anni fa conobbi un esperto di armi giapponese. Aveva un sessantina d'anni e si chiamava Tohyro. Raccontava storie di antichi samurai e mostrava dettagli e particolarità sulle lance e le spade giapponesi. Ad esempio Yari, la lancia corta da fanteria poteva essere maneggiata con molta più mobilità della lancia lunga, che serviva unicamente a spezzare la linea d'attacco della cavalleria nemica.
Raccontava innumerevoli aneddoti sugli "Zamurai" come li chiamava con la sua inflessione straniera, enfatizzando la "i" finale come se volesse infilzartela nelle orecchie.
Mi è rimasta impressa la storia di un guerriero che aveva imparato a combattere da solo, e sebbene ce ne fossero altri forti quanto e più di questo samurai, secondo Tohyro quello era il più grande, poiché aveva imparato da sé, e faceva mosse stranissime.
In particolare era in grado di muoversi strisciando sulle ginocchia con una rapidità incredibile, e mostrava le sue mosse a chiunque gli chiedesse di farle vedere, contravvenendo alla proverbiale gelosia dei maestri marziali che sono ritrosi a mostrare le loro tecniche. Malgrado ciò, pare che nessuno sia mai riuscito a ripetere i movimenti di questo originale e formidabile guerriero.
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