martedì 28 gennaio 2014

Ma voi?

C'è nessuno tra voi che sappia che gusto ha un "gusanito"?
Il gusanito è il verme in fondo alle bottiglie di mescal. Ingoiarlo non ha senso, va masticato per farne uscire il succo. Entra in bocca solo all'ultimo sorso, ciò lo rende più facile al palato.

lunedì 27 gennaio 2014

La Virgen de Guadalupe

Guardate questo se volete farlo fatelo mentre ascoltate gli "Apparat". Se volete farlo.
Ma qualcuno sa dirmi quando è "el dia de la birgen"? Perché l'ho dimenticato.
 L'avevo festeggiato con loro una volta e c'era questo ragazzo in cappello e camperos che attraversava le straduzze di pietra trascinandosi carponi mentre un bambino provvedeva  a mettergli pezzi di cartone sotto le ginocchia. Espiazione. Qual'era la sua colpa? L'importante era che tutti, a Real, vedessero che era pentito.

Sono qualcuno che non credevi

Ah! Da me non te lo aspettavi? E cosa ti aspettavi da uno che prende le vipere a mani nude?
 Non sono più io quello che fa pena.

mercoledì 22 gennaio 2014

Life is an icecream in summertime

Di morti ne vediamo tanti. Ma solo in televisione. Di fronte alla morte siamo bambini davanti un film pornografico: ne siamo scioccati eppure incuriositi, turbati nel profondo ma morbosamente attratti e desiderosi di scoprire di più. Ma quel di più ci è proibito da un ordine naturale che ci sovrasta.

C'è stato questo periodo della mia vita in cui quasi quotidianamente frequentavo cimiteri e vedevo cadaveri.
Ho imparato che i cadaveri non si devono assolutamente toccare a mani nude, anche solo il contatto delle nostre narici col loro odore ci nausea. Ripugna anche solo toccarli con lo sguardo.
Ma quella mattina non avevo guanti in lattice. E dovevamo fare spazio a nuove tombe.
Il ragazzo con lo scavatore avrebbe frugato coi denti della benna il terreno e io avrei ispezionato la terra affinché ogni più piccola traccia di resti umani fosse raccolta e messa da parte, nell'ossario.
Si trattava esclusivamente di bimbi morti prima della seconda guerra; perlopiù chiodi e legno di bare. Fradici marci. Delle ossa di quegli angioletti non era restato quasi nulla. Scoprii con stupore quanto i capelli siano restii alla decomposizione. S.Tommaso D'aquino affermava che i capelli resuscitino molto meno delle altre parti del corpo.
Fui comunque costretto a raccogliere una gran quantità di ossicine minuscole. Con le mie mani nude ho perlustrato quel terreno sbriciolato di tufo, minuziosamente, cercando le piccole ossa.  Quei pezzi di cranio ingialliti con ancora batuffoli di capelli, quelle ossa affatto uguali a quelle di pollo o di agnello.
Una volta finito il lavoro, mi sono fermato a bere un aperitivo al bar, da solo, come facevo ogni volta che lavoravo coi morti. Un esorcismo.
Dopo pranzo mi sono concesso un riposino sul divano con mio figlio. Un sonno breve e senza sogni, in quel caldo pomeriggio.
Il corpicino magro del mio bambino costretto attorno alle mie braccia, essendo il divano insufficiente e scomodo per entrambi. Stavamo rannicchiati l'uno accanto all'altro.
Le costole del mio bambino.
La sua testolina.
Le sue braccine.
Le sue gambine.
Non sono sicuro di non aver sognato in quel breve sonno.

C'è un rapporto tra la morte e l'amore.
 La morte che aleggia su di noi senza mai abbandonarci rafforza il sentimento d'amore.
O forse qualcosa di più. Non ho più voluto pensarci.

lunedì 20 gennaio 2014

Un'atmosfera

A un certo punto, verso il finale, bisogna tralasciare tutto, anche le regole. Conta solo l'atmosfera da lasciare al lettore.

sabato 18 gennaio 2014

Un fumetto come dice Lobo





 Lobo è un amico. Uno dei pochi amici che legga. Non è una specie di intellettuale, e nemmeno uno a cui piace leggere perché fa bene alla mente o perché ha preso la piacevole abitudine di farlo fin dai tempi di scuola. No, Lobo è un vaccaro, un contadino, che abita in solitudine nelle campagne e leggere gli tiene compagnia, così come il vino; no, meno del vino. Però, mentre bere intristisce la sua solitudine, la lettura lo porta ad accettarsi meglio.
Lobo legge anche i fumetti. Alcuni numeri di Hellboy e Preacher con i disegni di Frusin e Risso glieli avevo presi in prestito senza più restituirglieli. A lui non importa, lo sa che li ho fregati io, ma a lui non importa niente: una volta l'ho visto accendere il fuoco con un numero di Dylan Dog disegnato da N.Mari. Erano i nazisti a bruciare i libri e i miei rimbrotti di disappunto, lo hanno spinto ad accendersi pure una sigaretta, con quelle pagine.
E' stato la prima persona a cui ho dato una copia del mio ultimo libro. Il fuoco.
Non gli è piaciuto. Ha detto che il libro era bello ma ...Insomma credo che non gli sia proprio piaciuto, anzi ne sono sicuro. Inoltre eravamo rimasti daccordo che mi avrebbe pagato la copia ma non credo voglia più farlo; dopo aver letto il libro, insomma, non ritiene giusto pagarmelo. E io gli do ragione.
 Mi ha detto anche che dovrei fare un libro bello veramente, la prossima volta.
Un libro con "parecchia zozzeria, cadaveri e donne nude. Pornografia, omicidi, sangue, roba così...Per questo la gente legge i fumetti".
 Spero proprio che a Lobo gli piaccia il mio prossimo fumetto.

giovedì 16 gennaio 2014

Matite per Rusty Dogs





Rusty Dogs è un comic web gratuito composto da 50 storie di 4 pagine ciascuno e disegnato da un singolo autore ogni volta diverso. L'autore dei testi è invece Emiliano Longobardi.
E' possibile leggerne degli episodi cliccando qui sul blog di Rusty Dogs, dove ci sono già una trentina di episodi.
Queste che vedete sotto sono le bozze a matita...Sono solo degli schizzi ma le metto lo stesso, visto che da troppo tempo non posto più niente sul blog.